Ghiacciaio di Campo Nord Paradisin stagione di accumulo 2019/20

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Ghiacciaio di Campo Nord Paradisin stagione di accumulo 2019/20

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Pubblicato da Colombarolli Davide in innevamento · Martedì 09 Giu 2020
Tags: nivologiastagionediaccumuloghiacciaiodicamponordparadisinlivignoservizioglaciologicolombardo
Come ogni anno, alla fine della stagione di accumulo iniziata tra Settembre ed Ottobre e finita tra fine Maggio ed inizio Giugno, si sale sul ghiacciaio per per eseguire una serie di lavori, tra i quali la buca per la stratigrafia del manto nevoso. Il processo consiste nel posizionarsi su un punto ben preciso e sempre lo stesso che è rappresentativo del ghiacciaio e con le pala si scava il manto nevoso fino a trovare il ghiacciaio. L'analisi dello strato di neve restituisce indici fondamentali sullo stato stesso della neve, oltre che a farci arrivare ad evere una stima delle precipitazioni in mm avvenute sul ghiacciaio con il metodo dello Snow Water Equivalent. Seppur in maniera empirica, a sua volta il calcolo dello S.W.E. è in grado di darci la stima di neve caduta tra Settembre e Maggio grazie all'equivamenza 1 mm di acqua = 1 cm di neve.
Nel grafico qui di segutito sono riportati gli spessori di neve e relativi S.W.E. rilevati da me personalmente dal 2008. Come si nota dalle linee di tendenza, sia gli spessori che gli S.W.E. sono tendenzialmente costanti;  quest'anno in particolare è stato leggermente sopra media.   


Il grafico successivo restituisce i cm di neve calcolati in modo empirico 1 mm = 1 cm. La media risultante è di circa 9 metri di neve che cade sul ghiacciaio ogni anno( circa 10 mt in questa stagione), valore assolutamente non sufficiente per conservare il ghiaccio sottostante a causa delle roventi estati alpine dell'ultimo secolo, in particolare degli ultimi 40 anni.



Qui di seguito il risultato "grafico" dell'analisi dello strato campione di 205 cm. In blu si vede la consistenza meccanica dello strato, piuttosto compatto da cima a fondo. Le linee blu sottili che proseguono verso sinistra rappresentano le lenti di ghiaccio, importanti perchè offriranno resistenza futura alle radiazioni solari quando la neve soprastante sarà fusa dal sole e sono indice di varie percolamenti di acqua di fusione superficiale del manto, che penetrando in profondità ha trovato neve a temperatura sotto zero e quindi rigelando ha formando le lenti di ghiaccio.
Anche quest'anno abbiamo individuato trati di sabbia del deserto, soprattutto nei primi 20 cm in alto.
Altro dato importate restituito dal grafico è la temperatura dello strato al momento del rilievo e indicata con i pallini rossi. Come si può notare, tutto lo strato è a +0°C, indice che il calore del sole è penetrato fino alla base, dove in effetti abbiamo trovato acqua.     


Durante la missione abbiamo anche misurato a campione con la sonda altri punti del ghiacciaio e questo è il risultato ;



Dopo il lavoro, ovviamente il divertimento di una bella sciata dai 3100 m del ghiacciaio ai circa 2250 m della val di Campo.......clicca qui   mentre grazie alla time lapse camera, cliccando qui si possono vedere i 9 mesi di accumulo passati dal ghiacciaio in nostra assenza.




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