Com'è andato l'inverno 2021/22 in Val di Rezzalo

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Com'è andato l'inverno 2021/22 in Val di Rezzalo

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Pubblicato da Colombarolli Davide in innevamento Val di Rezzalo · Martedì 01 Mar 2022
Sono ormai 10 anni che in Val di Rezzalo monitoriamo ogni singola nevicata e questo ci consente di fare una prima piccola statistica di com'è andato il decennio appena trascorso ed in particolare l'ultima stagione invernale.
Nella realtà i rilievi partono dall'inverno 2007/08, ma per 5 anni il rilevamento dei dati non è stato così puntuale come nei 10 anni successivi, pertanto nei grafici sotto indicati, riporto delle elaborazioni fatte su dati certi e verificati con partenza dall'inverno 2012/13. Anche se i dati sono davvero pochi in confronto alle serie storiche di altre località, possiamo ad iniziare ed elaborare delle piccole considerazioni.
 
Ovviamente, per quello che già si intuiva, la stagione invernale appena trascorsa (che per la meteorologia è il trimestre da dicembre a febbraio) è stata la più secca dell'ultimo decennio con soli 75 cm di neve accumulati.
Se guardiamo il grafico appena sotto, possiamo notare come l'inverno appena trascorso sia stato di ben 25 cm più scarso del peggiore fino al quel momento, ovvero il 2016/17.
Purtroppo l'estate che ne seguì fu una delle più nefaste per i ghiacciai Lombardi, con perdite di spessore record, come per esempio gli oltre 3 metri di spessore ai 3000 m del ghiacciaio di Campo Nord Paradisin a Livigno.
 
Sempre osservando lo stesso grafico si nota la linea rossa di tendenza che punta decisa verso il basso. Che significa? Significa che gli inverni in alta Valtellina stanno diventando sempre più aridi, fatta eccezione per alcuni anni veramente anomali, come per l'inverno 2013/14 o il 2020/21.
 
Non riporto in questo articolo (perché la stagione di accumulo generale ottobre-aprile deve ancora terminare) il grafico degli accumuli stagionali, cosa che sicuramente farò solo a fine stagione, ma preannuncio che l'andamento è il leggero contrasto con la situazione degli accumuli invernali. La linea di tendenza di quel grafico punta verso l'alto, indice che nella realtà, nel computo stagionale le nevicate sono più abbondanti del recente passato. Insomma, pare che nevichi di più "fuori stagione", quantomeno a queste quote.



Nel grafico qui sotto invece, è riportata la situazione mese per mese confrontando i dati di quest'anno con quelli della media storica.
Come si nota, l'entusiasmo generato ad inizio stagione da un novembre da record, è stato prontamente spento dai successivi 3 mesi molto sotto la media, che hanno generato poi l'inverno più secco dal 2012/13 (ma credo anche di parecchi anni prima).
 
Il grafico stesso induce a sperare ancora nei mesi di marzo, aprile e addirittura maggio, sennonché già le previsione del medio e lungo termine pongono già il mese di marzo "fuori dai giochi" a causa del persistere dell'alta pressione ad oltranza a sud delle alpi.     



Non ci rimane che attendere, osservare e sperare in un cambio di rotta, altrimenti potremmo assistere a livello glaciale ad una delle più terrificanti stagioni di ablazione mai viste prima.






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